I requisiti

Il percorso di cura può ottenere la certificazione C.O.P. solo conformando la propria attività ad una serie di requisiti predefiniti, organizzati in 7 differenti gruppi.

A. Requisiti Generali (GEN)

Per definire questi requisiti di qualità e sicurezza si è fatto riferimento a due filoni diffusi a livello nazionale ed internazionale:

Patients Safety Goals: dal 2004 l’OMS ha messo a punto una serie di obiettivi per garantire la sicurezza del paziente, intesa come assenza di danni prevenibili durante il processo di cura e assistenza sanitaria. Gli obiettivi di sicurezza sono sforzi coordinati per prevenire i danni, causati dal processo stesso dell’assistenza sanitaria, che potrebbero accadere ai pazienti. L’OMS ha sempre riconosciuto la sicurezza dei pazienti come una questione di importanza globale.

Raccomandazioni ministeriali per la sicurezza e la riduzione del rischio clinico: il Ministero della Salute ha sviluppato un sistema di allerta per quelle condizioni cliniche ed assistenziali ad elevato rischio di errore, con l’obiettivo di mettere in guardia gli operatori sanitari riguardo ad alcune procedure potenzialmente pericolose, fornire strumenti efficaci per mettere in atto azioni che siano in grado di ridurre i rischi e promuovere l’assunzione di responsabilità da parte degli operatori per favorire il cambiamento di sistema. La Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, in collaborazione con esperti di Regioni e Province Autonome ha provveduto, fin dal 2005, alla stesura e diffusione di “Raccomandazioni” per offrire agli operatori sanitari informazioni su condizioni particolarmente pericolose, che possono causare gravi e fatali conseguenze ai pazienti.

B. Requisiti nella definizione, strutturazione e valutazione del Percorso di Cura

Il percorso di cura per il quale si intende ottenere l’attestazione di conformità a criteri di qualità e sicurezza deve riferirsi a Linee Guida basate sull’evidenza clinica, dalle quali si definisce la standardizzazione e la strutturazione dell’azione clinica ed assistenziale da erogarsi in modo uniforme ai pazienti.

C. Requisiti in termini di condizioni organizzative da realizzarsi per la gestione del Percorso di Cura (SO)

Una volta progettato, il percorso di cura deve realizzarsi nel quotidiano e devono pertanto essere definite le varie procedure che garantiscono uniformità di assistenza, qualità e sicurezza per il paziente. Al centro del percorso di cura deve essere posto il paziente e i suoi bisogni di cura e di continuità assistenziale, per questo è necessario disporre di tutte le informazioni sulla condizione del paziente, disporre di procedure per la gestione del personale, definire gli obiettivi del responsabile del percorso, valutare costantemente che il servizio erogato garantisca qualità e continuità di assistenza.

D. Requisiti in termini di Engagement del paziente (CPF)

L’engagement di pazienti e cittadini in sanità risponde a esigenze etiche, consente una medicina più umana, più capace di integrare clinica e vita, più rispettosa delle persone, con rapporti meno asimmetrici e più soddisfacenti. Oggi si dispone di prove consistenti sul fatto che l’engagement migliora le cure e la salute della popolazione, e pertanto dovrebbe essere considerato parte integrante dell’attività sanitaria.

E. Requisiti in termini di gestione della documentazione clinica e valutazione del percorso attraverso l’utilizzo dei dati (DAT)

Per ogni paziente deve essere disponibile una documentazione clinica (cartella o fascicolo personale) nella quale sono contenute tutte le informazioni necessarie a supportare la diagnosi, a giustificare i trattamenti e a documentare il corso e i risultati del trattamento. Sarebbe opportuno che la documentazione clinica sia strutturata secondo un form e un contenuto standard che aiutino a promuovere una maggiore completezza e accuratezza così da garantire il necessario flusso di informazioni a tutti coloro che assistono il paziente.

F. Requisiti in termini di definizione, implementazione e monitoraggio di indicatori di performance che consentano di valutare il percorso (IND)

Per favorire il miglioramento della performance e la sicurezza del paziente è necessario disporre di misure che consentano di valutare gli output e gli outcome del percorso. Gli indicatori di performance per essere validi e affidabili devono riferirsi alle linee guida e/o alle altre evidenze significative per la gestione della malattia o della condizione. È necessario implementare un processo di monitoraggio del percorso; nel far ciò si deve prioritariamente definire: quali dati raccogliere, con quale frequenza, come raccogliere i dati. Comprendere come si sta comportando l’organizzazione dipende dall’analisi dei dati e dai report sui risultati conseguiti.

G. Requisiti in termini di progettazione e implementazione del programma di miglioramento necessario al superamento delle problematiche individuate nel processo di autovalutazione (QUA)

Per garantire un miglioramento continuo nel tempo e una riduzione del rischio per i pazienti è essenziale pianificare. Il processo di pianificazione del miglioramento deve prevedere in primis la valutazione della situazione di fatto e l’individuazione delle aree a maggior rischio in quanto maggiormente divergenti dall’atteso; successivamente, in modo collaborativo con tutti i professionisti coinvolti, si procede alla formalizzazione del piano di miglioramento individuando gli step da seguire, le responsabilità e gli ambiti di azione di ciascuno degli attori coinvolti; infine si procedere alla valutazione dello stato di attuazione del piano per l’aggiornamento dello stesso.